links

Rivista di letteratura e cultura tedesca
Zeitschrift für deutsche Literatur- und Kulturwissenschaft
Fabrizio Serra editore, Pisa - Roma
Rivista annuale
fondata da Mauro Ponzi
diretta da Gabriele Guerra
EDITORIALE
"links" 22
Questo numero di « links » è dedicato al rapporto tra letteratura e scienza nell’opera di E.T.A. Hoffmann, di cui ricorre quest’anno il bicentenario della morte. I suoi scritti si prestano a diverse interpretazioni che vedono la “scienza” ora come espediente letterario per descrivere realisticamente il mondo contemporaneo, ora come mezzo per superare dialetticamente la dicotomia tra mondo materiale e mondo spirituale, tra realtà sociale e rappresentazione onirica, tra il politico e il fantastico. Essi sono infatti percorsi da una profonda tensione tra l’indecidibilità dello stato di natura e la razionalità critica che si dispiega attraverso la costruzione letteraria.
Gli anni a Bamberga, l’incontro con la teoria della scienza di Fichte e poi soprattutto con la Naturwissenschaft di Schelling hanno determinato come noto la formazione intellettuale di E.T.A. Hoffmann. Ma è a partire dall’ingresso delle scienze naturali nell’ambito medico e dall’incontro dello scrittore con Adalbert Friedrich Marcus e con le innovative, seppur controverse, teorie di Mesmer, che comincia a prendere forma l’universo poetico dello scrittore prussiano, costantemente sospeso tra diverse dimensioni del reale, non più percepite come contraddittorie e incompatibili, ma come confluenti le une nelle altre. Questa combinazione di elementi eterogenei e questa pluralità di significato rappresentano la cifra peculiare dello stile hoffmanniano, della sua ricerca di una realtà artistica superiore che si manifesta proprio nel momento della sua elaborazione letteraria.
Partendo dallo studio di Gotthilf Heinrich von Schubert, Ansichten von der Nachtseite der Naturwissenschaft, del 1808, l’opera di E.T.A. Hoffmann non va interpretata dunque come semplice volontà di superare la prospettiva meccanicistica e materialista dell’illuminismo, ma come un tentativo di ampliare la materia scientifica e allargare l’orizzonte di ricerca, andando a studiare la realtà della natura in tutti i suoi aspetti, visibili e invisibili. Le nuove basi scientifiche che l’autore sperimenta nei suoi romanzi e racconti, dai Notturni a Mastro Pulce, dalla Principessa Brambilla a Il vaso d’oro, portano alla luce l’aspetto oscuro, psicologico, misterioso, doppelbödig della natura, o – per usare l’espressione di Ernst Jentsch ripresa da Freud –, il suo aspetto unheimlich.
Non è un caso che la cultura psicoanalitica del primo Novecento si richiami proprio alla letteratura classico-romantica e a E.T.A. Hoffmann. Lo sperimentalismo scientifico del secolo si proietta nello stile “avanguardistico” dell’autore e nella polifonia delle sue opere, a partire dalle quali si riconfigureranno teorie e modalità espressive delle avanguardie europee, e che continuano a risuonare anche in prassi artistiche e filosofiche contemporanee – dal perceptual turn alla Neue Subjektivität, dal cyberpunk fino alle più moderne teorie della bioetica.
Il presente numero di « links » indaga dunque da diverse prospettive il legame tra letteratura e scienza in E.T.A. Hoffmann, i vari aspetti relativi al magnetismo, al mesmerismo e alle nuove pratiche alchemiche e scientifiche variamente presenti nella sua opera, con una sottolineatura della funzione terapeutica e medianica della letteratura.
Il fascicolo si apre con il contributo di Caspar Battegay, docente di letteratura tedesca presso l’Università di Basilea ed esperto del periodo, che prende in esame l’utilizzo da parte di E.T.A. Hoffmann di diversi dispositivi mediali all’interno del racconto Das öde Haus. Tali dispositivi contribuiscono a suscitare nel lettore il senso di ansia nei confronti del mondo, che appare attraverso la “distorsione ottica” incontrollabile e inconoscibile,grottesco e ipertrofico, come lo stesso corpo umano, soggetto e oggetto della visione. Gianluca Paolucci, ricercatore di letteratura tedesca presso l’Università Roma Tre e autore del saggio successivo, analizza il magnetismo non solo da un punto di vista narrativo, come tema dominante in molti racconti e romanzi hoffmanniani, ma anche dall’interessante e originale prospettiva della Wirkungsästhetik, con particolare attenzione all’opera più tarda dell’autore. I Serapions-Brüder, ad esempio, contengono secondo Paolucci una serie di riflessioni di carattere poetologico sull’effetto “performativo” della poesia sul pubblico; postulando il carattere energetico/vitalistico del mesmerismo, l’autore arriva così a stabilire una sottile associazione tra la carica terapeutica della letteratura e la pratica del mesmerismo. Proprio al rapporto tra medicina e letteratura è dedicato il contributo seguente, di Federica Abramo, docente di Lingua tedesca presso l’Università di Catania, che si sofferma sull’ultimo racconto di E.T.A. Hoffmann rimasto frammento e pubblicato
postumo, intitolato Die Genesung. L’uso del mesmerismo come terapia medica allora in voga viene descritto nella sua ambigua valenza, come cura parascientifica e come forma di manipolazione del soggetto borghese. Chiude la sezione monografica il contributo di Valentina Serra, che insegna Letteratura tedesca presso l’Università di Cagliari, che apre una prospettiva storico-culturale più generale negli studi hoffmanniani prendendo in esame la novella epistolare Haimatochare dal punto di vista del colonialismo e degli studi di genere. I testi della sezione monografica costituiscono una testimonianza, insomma, della ricchezza e della vitalità degli studi hoffmanniani.
Il numero si completa, come di consueto, con la sezione “Sconfinamenti”, che anzitutto contiene la prima traduzione in lingua italiana di un testo di Gottfried Benn, Urgesicht, del 1929, curato e introdotto in maniera esemplare da Luigi Azzariti Fumaroli, il quale inserisce questo breve scritto nel contesto, altamente problematico, del tempo in cui Benn realizzava una disarticolazione interna delle tradizionali linee di individuazione dell’Io moderno ; cui seguono, come di consueto, due saggi di giovani ricercatori : il primo ad opera di Mariaenrica Giannuzzi, dedito a cartografare “l’ambiente terrestre” di Paul Celan, ovvero ciò che nel poeta si configura come un vero e proprio textscape, che registra i luoghi, ma soprattutto le faglie presenti in essi, tra discorso poetico, naturalistico, politico ; e infine un contributo di Roberto Interdonato, che si concentra sulla riscrittura, da parte di Heiner Müller, del testo classico della Medea, in cui l’eroina tragica si trova dentro un paesaggio postindustriale inquinato e degradato – due contributi, insomma, che partecipano dalle loro rispettive prospettive al dibattito su letteratura e ambiente, oggi quanto mai attuale.
Roma, ottobre 2022
Gabriele Guerr a · Daniela Padularosa
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SOMMARIO
Editoriale
i. literatur und wissenschaft bei e.t.a. hoffmann / letteratura e scienza in e.t.a. hoffmann
Caspar Battegay, Starrsucht. Angst und Medialität in E.T.A. Hoffmanns „Das öde Haus“
Gianluca Paolucci, « … das Wesen jenes geheimnisvollen Bandes, das Geist und Körper verknüpft… ». Letteratura come terapia magnetica alternativa nei Serapions-Brüder
Federica Claudia Abramo, Parole della scienza vs parole della natura. Medicina e società nel racconto Die Genesung (1822)
Valentina Serra, Der Ehrgeiz der (wissenschaftlichen) ‚Eroberung‘ der Welt. Haimatochare von E.T.A. Hoffmann
ii. entgrenzungen / sconfinamenti
Luigi Azzariti-Fumaroli, Dell’irreale intatto dentro il reale devastato
Gottfried Benn, Visione primordiale, a cura di Luigi Azzariti-Fumaroli
Mariaenrica Giannuzzi, Radici/Decostruzione. L’ambiente terrestre di Paul Celan
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Roberto Interdonato, »Ich bin nicht erwünscht hier« . Heiner Müllers Medea zwischen Alterität, Totenkult und Atomkatastrophe
iii. besprechungen / recensioni
Tagungsbericht zur Journée d’étude „Liberalismus (Be-)denken. Konzepte europäischer Identität im frühen 20. Jahrhundert“, Heidelberg, 30. September bis 1. Oktober 2021 (Larissa Wilwert)
Tagungsbericht zur internationalen Tagung „Conceptions de l’Identité européenne / Konzepte europäischer Identität / Concezioni dell’identità europea ii“, Venedig, 28. bis 29. März 2022 (Claudia Cippitelli, Giulia Frare)
Paul Celan Today. A Companion, ed. by M. Eskin, K. Leeder, M. Pajević (Giulia A. Disanto)
Micha Brumlik, Preußisch, konservativ, jüdisch. Hans-Joachim Schoeps‘ Leben und Werk (Gabriele Guerra)
Ernst Bloch, Gli ebrei, un simbolo. Ebraismo e cristianesimo, messia e apocalisse, a cura di Gianfranco Bonola (Gabriele Guerra)
Dagmar von Gersdorff, Die Schwiegertochter. Das Leben der Ottilie von Goethe (Francesca Fabbri)
Walter Benjamin e la cultura italiana, Atti della giornata internazionale di studi, Lugano, Università della Svizzera Italiana, 21 marzo 2019, a cura di Marco Maggi (Gabriele Guerra)
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