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Rivista di letteratura e cultura tedesca
Zeitschrift für deutsche Literatur- und Kulturwissenschaft

Fabrizio Serra editore, Pisa - Roma

Rivista annuale
fondata da Mauro Ponzi

diretta da Gabriele Guerra

EDITORIALE

"links" 23

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Natur-Schreiben / Scritture della natura


Il presente numero del 2023 di « links » ha deciso di affrontare un tema di grande attualità, nella sua declinazione concretamente poetico-letteraria, ovvero il rapporto tra scrittura e natura, colta nella formulazione ben nota, diffusa e forse anche un po’ abusata (sia pure con ottime ragioni) di “Antropocene”. I testi contenuti nella parte monografica, in larga parte quelli scelti a partire da un “Call for papers” che ha avuto grande e significativo richiamo, da un gruppo di ricerca interuniversitario costituitosi proprio per indagare i percorsi della letteratura contemporanea intorno a questo concetto ; essi rispecchiano appunto questo forte interesse per la riflessione contemporanea sulla posizione dell’uomo nell’Antropocene, stretto tra autoaffermazione e riconsiderazione critica del proprio ruolo, confronto con la sfera animale, con quella botanica o quella geologica – per limitarci qui agli esempi affrontati nei testi di questo numero ; i quali non solo indagano concretamente questa o quella posizione intellettuale di questo o quello scrittore o poeta contemporaneo di lingua tedesca rispetto alla sfera della “natura” (che già di per sé, alla luce di ciò che intendiamo oggi con Antropocene, appare cognizione piuttosto problematica), ma si confrontano anche, con intensità pari all’urgenza di tali interrogativi, con grandi tematiche più generali, che investono la stessa nostra esistenza nel mondo. Quale è insomma la posizione e il ruolo dell’uomo sulla terra, nel mezzo di una crisi climatica direttamente connessa all’Antropocene, insomma al suo dominio incontrastato su di essa ? Questo l’interrogativo fondamentale che muove tutti i contributi presenti nella sezione monografica “Natur-Schreiben / Scritture della natura”.
Già dai primi anni ’90 del secolo scorso, la filosofia e l’antropologia hanno avviato riflessioni tese a scardinare il dualismo ontologico natura-cultura e a decentrare l’abituale prospettiva antropocentrica, ponendo l’anthropos in una fitta rete di relazioni e parentele con gli altri elementi e soggetti della natura (si pensi qui esemplarmente agli scritti di Donna Haraway), viventi e non, in una prospettiva inter- e multispecie. Anche altre teorie contemporanee leggono il rapporto tra soggetto e natura nei termini di una codeterminazione, di una “metafisica della mescolanza”, senza origine e in continua metamorfosi, come ad esempio quella, molto fortunata, di Emanuele Coccia. Benché problematico e sfaccettato, insomma, il concetto di “Antropocene” ha insomma permesso di avviare un dibattito trasversale a tutte le discipline : nato nel contesto della geochimica, è ben presto passato alla climatologia, alla biologia, fino all’economia, alla filosofia, all’antropologia e appunto allo studio della letteratura, declinato nel discorso ecocritico iniziato negli anni ’80. L’urgenza dell’attuale situazione climatica a livello mondiale pone quindi il discorso ecologico e ambientale sempre più al centro anche degli studi letterari.
Partendo da queste premesse e riflessioni, questo numero di « links » presenta quindi contributi variegati per temi analitici, stile argomentativo, risultati critici ; ma senza dubbio omogenei nel tratteggiare un quadro complesso dell’Antropocene anche nelle sue ricadute in termini letterari. Apre infatti la sezione una lunga, articolata e molto puntuale disamina critica di Francesco Fiorentino (che del gruppo di ricerca sunnominato è uno dei principali coordinatori), che indaga la relazione della produzione narrativa e critica di Peter Handke, segnatamente della sua più recente, con la sfera scientifica e discorsiva della geologia ; Fiorentino inscrive tale produzione dello scrittore austriaco all’interno di una costellazione, ricca di echi letterari e di issues critiche, che possiamo definire letteralmente “geo-logica” – in cui cioè il rapporto con la terra, colto nel suo momento dimassima problematicità, si contraddistingue come un rapporto di “rischio” e di “crisi” (per usare due termini cari a Ernesto De Martino, che Fiorentino felicemente convoca nel suo saggio – che in tal modo svolge anche una funzione metodologica di questa intera sezione – a corroborare le linee handkiane del suo rapporto con la terra). In tal modo la scrittura di Handke si fa portatrice e rilevatrice a un tempo dei « depositi della vita che scorre », assumendo essa stessa un andamento ‘geologico’. Segue il preciso sondaggio critico-interpretativo di Matteo Iacovella, che invece si concentra sull’opera poetica di Esther Kinsky in quanto modello esemplare intorno al concetto di “Naturlyrik”, funzionale cioè al reperimento – problematico perché direttamente collegato allo spazio tensionale dell’Antropocene – di una nuova soggettività poetica. Una tale nuova soggettività infatti sviluppa, nell’opera di Kinsky, una vera e propria “intelligenza territoriale”, che finisce per costituire un interessantissimo cristallo dialettico di conoscenza biunivoca uomo/natura. Il terzo saggio di questa sezione è ad opera della giovane studiosa tedesca Laura M.
Reiling, che segue il vero e proprio slittamento prospettico dall’Io lirico concepito in senso tradizionalmente umano a una sorta di “Io vegetale” che parla nelle pagine poetiche di Nora Bossong e di Raphael Urweider ; seguito da quello dell’altrettanto giovane studioso Luca Baruffa, che si dedica a seguire le modalità di rappresentazione dell’animale in un racconto di Marcel Beyer, in cui heimlich e unheimlich finiscono per scambiarsi di posto, proponendo così una precisa Stimmung narrativa dell’Antropocene. Segue il contributo di un’altra giovane studiosa, Johanna Witzenrath, che invece isola un singolo tratto figurale nella poesia tedesca contemporanea, cioè la presenza dell’anguilla in Lehnert, Kreipe e Wagner : essa serve all’autrice per postulare la presenza di una soggettività umana che si vuole profondamente empatica con la zoosfera. Chiude la sezione il saggio di Emanuela Ferragamo, che passa in rassegna la metaforica naturale nella poetica di Marion Poschmann, per rintracciarvi una profonda istanza critica, nel profilo fantasmagorico ed utopico delle figure che abitano le sue poesie.
Completa il quadro come sempre la sezione di “sconfinamenti”, che in questo numero ospita un articolato studio critico di Andrea Benedetti, che ripercorre puntualmente lo spazio tensionale tra scienza e letteratura che anima il celebre romanzo di Daniel Kehlmann Die Vermessung der Welt ; e infine il saggio ricognitivo dell’intera campitura teorica ed esistenziale di un autore complesso e affascinante come Erich Voegelin, di scuola weberiana, ma capace di declinare, nel fuoco del “secolo breve” la politologia facendo ricorso alle categorie storico-religiose, ad opera della giovanissima ricercatrice Giorgia Serra, che di Voegelin restituisce un ritratto esauriente e convincente ; un’ulteriore conferma, insomma, del fatto che con questo numero « links » ha deciso di abbassare notevolmente l’età media dei partecipanti alla sua arena di dibattito – a testimonianza di come l’urgenza dei temi attuali qui esaminati e la passione della ricerca che caratterizza tutti i contributori corrispondano proprio alle esigenze più brucianti del nostro tempo.

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Roma, ottobre 2023
Gabriele Guerra

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SOMMARIO

Editoriale


I. Natur-schreiben / Scritture della natura


Francesco Fiorentino, La scrittura geologica di Peter Handke


Matteo Iacovella, Scrivere attraverso la natura : Schiefern di Esther Kinsky e il nuovo paradigma della soggettività poetica


Laura M. Reiling, Mikrokosmisches Darstellen. Gewächse-Lyrik von Bossong und Urweider


Luca Baruffa, A Tale of a Man and his Jackdaws. The Depiction of Animals in Marcel Beyer’s Kaltenburg : A Study on the Relationship between Human and Non-human in the ‘Ecofiction of the Ordinary’


Johanna Witzenrath, In einen andern wandern. Zur Modellierung empathischer Subjektivität in Aal-Gedichten des 21. Jahrhunderts (Lehnert, Kreipe, Wagner)


Emanuela Ferragamo, Provocazione e evocazione utopica in Paesaggi in prestito di Marion Poschmann


II. Entgrenzungen / Sconfinamenti


Andrea Benedetti, Esattezza e verità tra scienza e letteratura : La dialettica tardo settecentesca di norma e contestazione in Die Vermessung der Welt (2005) di Daniel Kehlmann


Giorgia Serra, Tra “decapitazione di Dio” e “paradiso in terra” : analisi del simbolismo politico-religioso intramondano nelle politischen religionen di Eric Voegelin


III. Besprechungen / Recensioni


Ingeborg Bachmann Konstellationen in Rom: Internationale Tagung aus Anlass des 50. Todestages, Istituto Italiano di Studi Germanici, Rom in Kooperation mit dem Forum Austriaco di Cultura Roma und dem Goethe-Institut Rom. Rom, 17.-20. Oktober 2023 (Roberto Interdonato)


Andreas Höfele, Carl Schmitt und die Literatur (Massimo Palma)


Fredric Jameson, Dossier Benjamin (Ludovica Picchi)


Jürgen Serke, Die verbrannten Dichter. Lebensgeschichten und Dokumente (Davide Di Maio)


Ernst Jünger, Strahlungen. Die Tagebücher des Zweiten Weltkriegs und der Nachkriegszeit (1939-1948). Historisch-kritische Ausgabe (Giulia Iannucci)


Mario Zanucchi, Expressionismus im internationalen Kontext. Studien zur Europa-Reflexion, Übersetzungskultur und Intertextualität der literarischen Avantgarde (Gabriele Guerra)

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